1) si chiede se gli elaborati di Due Diligence in possesso della SGR, siano già stati prodotti a valle degli Accessi agli atti svolti presso le pubbliche amministrazioni (qualora ve ne sia stata l’esigenza). Tale quesito viene rivolto per avere conferma che il corredo documentale disponibile sia completo ed esaustivo per la definizione del percorso di regolarizzazione delle eventuali difformità indicate nelle Due Diligence stesse;
2) in caso di risposta negativa al quesito 1), si chiede di specificare se la definizione del percorso di regolarizzazione debba o meno prevedere l’attività di recupero documentale, con l’esplicitazione dei relativi tempi e costi;
3) si chiede di confermare che l’attività richiesta sia da svolgersi totalmente in modalità desk, ovvero che sia esplicitamente escluso che l’aggiudicatario esegua sopralluoghi sugli immobili e faccia incontri/colloqui con gli uffici tecnici interessati (Comune-Sportello Edilizia, Condono, Soprintendenza e/o organi di Tutela preordinati alla tutela del bene, AdE -  sezione Catasto Fabbricati e Catasto Terreni).